I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono da considerarsi come caratteristiche peculiari e non transitorie di una persona, che possono essere compensate già in età evolutiva attraverso strumenti, misure e strategie adeguate ma che comunque perdurano anche nell'ingresso all’età adulta, con un aumento progressivo del loro numero nel mondo del lavoro. In base a una stima approssimativa dell’Aid, l’Associazione italiana dislessia, in Italia i lavoratori e le lavoratrici con DSA sono circa 300 mila.
Questo passaggio nel mondo ‘adulto’ può presentare nuove sfide, come il conseguimento
del titolo di istruttore di nuoto, con molti distinguo di caso. Nel caso di una diagnosi precoce in età scolare, la persona sa già adottare diverse strategie per compensare le proprie difficoltà ma può capitare che ci siano persone adulte che non hanno avuto una diagnosi in età scolare o che, malgrado tale diagnosi, non sappiano come agire in una situazione didattica in aula o durante gli esami scritti e orali.
Grazie alla Legge 170/2010 e alla Legge 25/2022 alle persone con DSA è garantito l’uso di strumenti compensativi e di misure dispensative sia in ambito formativo sia nel mondo del lavoro, per permettere loro di far leva soprattutto sui propri punti di forza. Nonostante queste leggi, però, i DSA risultano ancora sconosciuti a molti: così le persone con DSA possono trovarsi in difficoltà e preferiscono non comunicare la propria caratteristica per paura di incorrere in pregiudizi e penalizzazioni. Queste persone, invece, se adeguatamente supportate e guidate nella pianificazione e nell’attuazione di ogni loro progetto professionale, possono raggiungere il successo e rappresentare risorse preziose per tutto il mondo del lavoro e per l’intera società: hanno, ad esempio, talento nell’elaborazione delle informazioni visuospaziali, differente e positiva capacità di problem solving, intuito, creatività e pensiero divergente.
Per sostenere le istanze formative delle persone con DSA nel loro percorso formativo iniziale di base in seno alla Federazione italiana nuoto e visto il numero crescente di certificazioni consegnate all’atto dell’iscrizione ai corsi, il SIT del Comitato regionale lombardo della Fin ha deciso di istituire una specifica commissione diretta dal coordinatore regionale Roberto Formenti in sinergia con Paolo Danese.
Sulla base delle certificazioni pervenute, questa commissione, composta da un gruppo di docenti regionali SNAQ con preparazione specifica sull’argomento, si propone di supportare allievi e allieve con DSA attraverso una serie di strumenti compensativi e di misure dispensative quali:
1. Mappe concettuali di riepilogo degli argomenti trattati nei corsi.
2. Consulenza online attraverso videocall di approfondimento personale.
3. Preparazione specifica all’esame, sia scritto sia orale, attraverso l’impostazione di un adeguato test e un’appropriata formulazione di domande, che verifichi in maniera consona la loro preparazione.
4. Informative ai docenti delle varie commissioni d’esame sulle linee generali di conduzione dell’esame orale con persone con DSA.
Pur operativa da breve tempo, questa commissione ha già supportato diversi candidati e candidate nelle varie commissioni d’esame svolte finora, rilevando migliori risultati da parte degli allievi e maggior precisione valutativa da parte degli esaminatori nei confronti delle persone con DSA.