Il presidente del Comitato regionale lombardo della Fin, Danilo Vucenovich, ha
partecipato al ‘sit-in' che si è svolto ieri sera a Como, davanti alla piscina di
Muggiò, chiusa ormai da sette mesi.
In questo modo, il presidente ha
voluto esplicitare la vicinanza della Federazione italiana nuoto alle società
sportive, agli atleti e alle famiglie che si trovano nell’impossibilità di praticare gli
sport acquatici in città.
Vucenovich ha ribadito l’assoluta disponibilità
della Federazione a contribuire a trovare una soluzione, insieme al Comune di
Como, proprietario dell’impianto, e a tutti gli attori interessati: “La situazione è
molto complessa - ha detto Vucenovich - ma l’importante è agire e si deve farlo
velocemente. La Federazione italiana nuoto - ha proseguito il presidente del
Comitato regionale lombardo - vuole guidare la macchina, non essere seduta sul
sedile posteriore. E’ vero che anche la ruota di scorta arriva a destinazione, ma
noi vogliamo essere i piloti della macchina di Muggiò. In altre parole, la
Federazione vuole assumersi la responsabilità completa, sia della gestione sia
della conduzione dell’impianto, per non doversi trovare a pagare sulla propria
pelle eventuali ritardi od omissioni altrui”.
La piscina olimpica di Muggiò
è il tempio del nuoto agonistico comasco e la sua chiusura causa disagi sempre
maggiori a tutti gli atleti, giovanissimi, agonisti e dilettanti, che la utilizzano.
“Una soluzione è possibile - ha concluso Vucenovich - ma va trovata presto.
Noi come Federazione siamo disponibili a continueremo a lavorare per trovarla”.