Il mondo della pallanuoto lombarda è in lutto.
All’alba di oggi si è spento Piero Borelli, ‘padre’ della pallanuoto bresciana e
storico dirigente dell’An Brescia.
Borelli, che aveva 74 anni, era malato da tempo: la camera ardente è stata
allestita alla Domus Salutis, in via Lazzaretto 3, a Brescia.
Se oggi la città della Leonessa è ai vertici della pallanuoto italiana, buona parte
del merito si deve a Borelli, che nel 1968, oltre cinquant’anni fa, fondò la prima
squadra di pallanuoto di Brescia.
Quella squadra seppe crescere anno dopo anno, fino ad arrivare alla conquista
dello scudetto del 2003, in accoppiata con la Coppa Len, sicuramente il traguardo
più prestigioso conseguito dalla compagine bresciana.
Piero Borelli lascia oggi un’eredità eccezionale, che si concreta in un movimento
giovanile con oltre 500 tesserati, il vero futuro della pallanuoto bresciana e
lombarda.
Lo scorso anno, il sindaco di Brescia gli assegnò il premio ‘Vittoria Alata’, per il
suo eccezionale contributo allo sviluppo dello sport a Brescia: la foto che
pubblichiamo si riferisce proprio al conferimento di quel riconoscimento.
Il presidente del Comitato regionale lombardo, Danilo Vucenovich, insieme ai
vicepresidenti Annarita Blosi e Giuseppe La Mattina e a tutti i funzionari del Crl,
esprimono alla moglie Marilisa, alla figlia Arianna e a tutti i congiunti di Piero
Borelli le più sentite condoglianze.