E' una lettera commovente quella che ci ha indirizzato Mauro, un utente della
piscina 'Procida' di Milano, gestita da Milanosport e presso la quale lavorano gli
assistenti bagnanti della Federazione italiana Nuoto.
"Gli angeli vivono a Milano, e lavorano alla piscina Procida": così esordisce
Mauro nella sua missiva di ringraziamento. "In data 28 settembre - prosegue il
nuotatore - ho avuto un arresto cardiaco presso la piscina Procida: la
professionalità, l'attenzione e la capacità dello staff della piscina Procida e di
tutti gli utenti presenti in piscina, mi hanno dato la possibilità di essere ancora
vivo. Questi angeli prendono il nome di Davide, Luciana e Carmine. La mia
stima e la mia gratitudine a tutti voi. Un abbraccio e ci vediamo presto in
acqua... Con un cuore tutto nuovo. Mauro".
La lettera parla da sola, ma vale la pena di rievocare quanto è successo nel
pomeriggio di quel 28 settembre.
Mauro, un utente abituale della 'Procida' e nuotatore agonista della categoria
'Master', sta nuotando, come fa più volte alla settimana, nella vasca
dell'impianto gestito da Milanosport. Al termine di una 'vasca', si ferma come
per riprendere fiato. Davide, uno degli assistenti bagnanti della Fin in servizio
sul piano vasca, si accorge che qualcosa non va: la posizione di Mauro,
innaturale, lo insospettisce. Quando vede che non risponde, si getta e in pochi
secondi lo tira fuori dalla piscina. Subito scatta la procedura prevista in questi
casi e viene chiamato il 118. Le condizioni di Mauro si fanno però più gravi:
prima rantola e poi perde conoscenza. A questo punto Davide, insieme a
Luciana l'altra assistente bagnante Fin in servizio (e aiutati da Davide,
receptionist di Milanosport), decide di prima di praticargli il massaggio cardiaco
e poi di utilizzare il defibrillatore: una scarica riesce a far riprendere
conoscenza a Mauro che viene poi trasportato in ospedale dall'ambulanza che
nel frattempo è giunta sul posto. Mauro sarà poi operato al cuore e gli saranno
inseriti quattro bypass coronarici.
A quasi due mesi da quel giorno è arrivata la sua commovente lettera, che fare
onore alla professionalità degli assistenti bagnanti della Fin, i quali rendono
tutte le piscine nelle quali operano, comprese quelle di Milanosport, più sicure
per tutti gli utenti.